lunes, 4 de agosto de 2008

16 años

Y este es mi primer poema... tampoco suena tan ridiculo...

Ho un segno rosso
Sulla mia giacca di pelle nera
Ho un mondo nero di follia
Quando avanzo lungo il corridoio buio della mia esistenza
Ho un braccialetto di perle
E paura di morire
Quando richiusero le sbarre
Sedetti nella cella
Accarezzavo la lama di un rasoio
Non ho più la forza di leggere i miei pensieri
Ho le mani in tasca e voglia di una puttana
Voglio bere l'amaro calice fino in fondo
Ho quattro mura dove sbattere la testa
E non ho più un cuore
Ma ho solo il cervello divorato dai vermi
Da bambino avevo un cane
E un orsacchiotto di pezza
Ora vagabondo per le strade di un'allucinazione perversa
E sento la fine del sogno
Ho un fazzoletto di lana vergine
E la lettera che ti ho appena scritto
Non ho più la forza
E ho solo la mia mente malata
Aspetto l'arrivo del Sommo
E la fine dei sogni
Aspetto la signora di fronte
E l'ambulanza con le sirene
Aspetto l'arrivo di un prete
E l'infrangersi dei sentimenti
Vorresti sapere
Che cosa c'è dietro la curva amico mio?
C'è solo la fredda essenza dell'anima
Se vuoi guardare di nuovo
In questi occhi gelidi
Devi solo togliermi la maschera
Se vuoi vedere nella nebbia
Devi portarmi con te
Pechè ho una sigaretta in bocca
E un groppo in gola
C'è il telefono che squilla
La macchina del tempo e il siero della vita
Ci hanno fottuti amico!
Non credi
Che ci abbiano fottuti?
Massimo Palme - La fine del sogno


1 comentario:

Anónimo dijo...

tutti noi a 16 anni scrivevamo poesie innocenti che adesso paiono ridicole.... la tua non è neanche male... migliore di tante poesie di tanti trentenni ;) v.