sábado, 26 de diciembre de 2009

Viva Zapata!

Marlon Brando abbraccia il cavallo bianco. Elia Kazan ne incuadra l'occhio spaventato, l'animale sa cosa deve succedere. Epica storia, quella di Emiliano Zapata, rivoluzionario tormentato, e meraviglioso film di scuola actor studio. Metodo Stanislavski a parte, Marlon uccide con gli occhi. Un vagabondo per il ruolo di un cavaliere incantato. La mia notte si addolcisce con immagini passate e proiezioni future. Ammutinati finiti, la bora lontana. Ormai la nuova lingua mi penetra, i sogni per il 2010 sono quelli presentiti già da un po'. Il deserto, il pacifico. Le terre ancestrali dove l'orgoglio trapassa a volte anche l'intelligenza, riempendo il tutto di poesia, di musica, di balli travolgenti. Scopro per la prima volta la distenza che ormai ho messo tra me e la stessa cultura da cui provengo. La triestinità mi diverte ma non mi affascina più. Ci vedo troppo vizio e poche idee, e questo fighettismo nuovo che straripa. Ricordo Geronimo, le avventure, le esplorazioni della regione quasi fosse il mondo. Ma adesso più che mai mi serve il mondo. Sarà che mi sento freddo, sarà che sono alla fine di qualcosa.

sábado, 19 de diciembre de 2009

Nieve y bora

Così. Presentazione (forse) sospesa. Pro-testiamo contro il clima? Certo che no. Il mio vento, nei ricordi si mescola con la neve a spegnere una chiamata, cadeva come adesso, forse più. Un anno dentro cui si scioglie la voglia, il desiderio, il cammino fatto e quello da fare. Ma come posso non amare tutto ciò? Voglio dire, la vita, il tempo, la distanza, la bellezza di un messaggio mattutino, la speranza, i sogni incerti, la complicità del deserto con il ghiaccio. Volando sopra ogni cosa, uscirò nella bufera mentre tutti si chiudono in casa. Perchè è sempre stato così. Chi viaggia, chi va, chi sfida. Presto nuove sfide, nuovi paesaggi, un diverso sole. Un arrivederci al mio vento. Reciterò per lui stanotte. E per la proiezione sentimentale. Einfulung.

viernes, 11 de diciembre de 2009

Presentazione ProTesto al Knulp


Sabato 19 dicembre ore 18.00 al Knulp v. Madonna del mare, Trieste

Presentazione Pro-Testo ed incontro con gli autori

Massimo Palme, Fabio Franzin, Simone Molinaroli



“Gli ultimi anni hanno visto e lasciato, in campo di poesia, il deserto. Intimismo solipsistico, lagne egocentriche, conati di misticismo vomitato e urlato, liricismo sguaiato e latrato. A mancare soprattutto era la consapevolezza di vivere una comunità. La crassa materialità denunciata dal martire della spiaggia ostiense assisa come un cancro nelle nostre viscere. La politica e la cronaca ignorate perché reputate impoetiche. L’intolleranza mascherata dalla tolleranza del pensiero unico. E tuttavia dalle retrovie si organizzava la resistenza prima discreta e poi massiccia come l’onda che spazza la precedente spazzatura. Oggi i poeti più interessanti reagiscono a questa desertifi cazione individualmente ma con una comunità d’intenti che ha del magico. Perché il poeta è distruttore e coltivatore, non ha paura di parlare di mondo, di giustizia, di guerra, di fame, di razzismo, d’inquinamento, di berlusconi.” Dalla presentazione di Luca Paci.